Migranti: Di Maio presenta il primo decreto ministeriale sui rimpatri
Nella giornata odierna, il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, con la collaborazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ha presentato alla Farnesina il primo documento sull’immigrazione. Il decreto ministeriale, quindi senza necessità di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, prevede l’inserimento di 13 Paesi ritenuti porti “sicuri”. Gli Stati in questione sono Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia e Ucraina. Il decreto promuove anche un accorciamento dei tempi di rimpatrio da due anni a 4 mesi accelerando le procedure per un terzo degli immigrati che a detta del ministro non ha i presupposti per soggiornare in Italia. Il pacchetto di misure sarà probabilmente corredato da accordi con i Paesi africani protagonisti delle partenze delle popolazioni verso l’Europa attraverso i porti libici.
Whirlpool: sciopero dei lavoratori a Roma. Chiusi tutti gli stabilimenti
La città di Roma è stata oggi teatro della manifestazione dei lavoratori Whirlpool indetta dalle organizzazioni sindacali sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE). Il motivo principale è stato il mancato rispetto di un accordo firmato presso il MiSE con il Governo Italiano il 25 ottobre 2018 che prevedeva la prosecuzione dell’attività industriale della multinazionale americana in Italia. La possibile “fuga” di Whirlpool dalla penisola rappresenterebbe la perdita di 6000 posti di lavoro tra i quali emergono 420 lavoratori napoletani che rischierebbero di essere assunti da una startup svizzera (con la quale la multinazionale ha stipulato un patto) con un capitale sociale insufficiente e con la possibilità di assunzioni dal 2021 di solo 300 di essi.
Sostenibilità: il rapporto ASviS 2019. Giovannini: piano integrato energia-clima va riscritto
Il rapporto ASviS 2019, presentato stamane alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto emergere quanto l’Italia sia ancora lontana dai 17 obiettivi definiti nell’Agenda 2030 emanata a dicembre 2015 dalle Nazioni Unite. Nonostante un miglioramento in tematiche quali la condizione economico-occupazionale, la diseguaglianza di genere e le condizioni delle città, la Penisola ha mostrato segni di peggioramento in altri ambiti, come la povertà, l’alimentazione e l’agricoltura sostenibile e le condizioni dei mari e degli ecosistemi terrestri. Il rapporto ha anche evidenziato la necessità di una task-force interministeriale per definire un piano nazionale per l’occupazione giovanile, visto l’imminente scadenza al 2020 di uno dei punti dell’Agenda. All’incontro è intervenuto lo stesso portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Enrico Giovannini che ha affermato la necessità di una ristesura del Piano integrato energia e clima, dal momento che quello attuale non prevede la decarbonizzazione dell’attività industriale al 2050. A detta di Giovannini, il documento dovrà essere riscritto in due mesi seguendo la Nota di aggiornamento del Def.